Presenza dell’escherichia coli in gravidanza: perchè?
L’escherichia coli è un batterio che causa numerose infezioni all’organismo umano, nonostante faccia parte della flora intestinale, questo si spiega con il fatto che l’escherichia coli si presenta sia in forma benigna che patogena, e una di queste ultime causa la cistite. La cistite da escherichia coli in gravidanza , è molto comune, ed è definita da sintomi ben precisi,ossia:
- bruciore e fastidio durante la minzione
- incremento dello stimolo di urinare
- diminuzione del volume di urina espulsa
- presenza di sangue nelle urine
Questo tipo di infezione è molto favorita nel periodo della gravidanza, giacchè durante la stessa gli ureteri e le pareti della vescica si rilassano, per effetto dell’eccessiva presenza del progesterone, e questo rilassamento favorisce il ristagno delle urine. Quest’ultimo crea l’ambiente ideale per l’accrescimento degli agenti patogeni, come appunto lo è l’escherichia coli, che così possono raggiungere e infettare la vescica più velocemente. ( Si veda anche il seguente articolo Infezione urinaria da escherichia coli in gravidanza).
Terapia e complicanze
Si sa che la cistite è un’infezione di origine batterica e che di conseguenza deve essere curata con gli antibiotici: ma questa cura antibiotica può essere seguita da una donna gravida? Se non si cura che ritorsioni può avere sulla salute del bambino? Questi sono i quesiti che caratterizzano il corpo si questo secondo paragrafo. Partiamo prima col cercare di rispondere alla prima domanda, inerente alla cura di questa infezione. La cistite da escherichia coli in gravidanza o in un organismo non gravido,che può essere sia maschile che femminile, si cura sempre con l’antibiotico; ovviamente in presenza di gravidanza il ginecologo prescriverà l’antibiotico, il cui principio attivo non sia dannoso al feto ( si veda anche Escherichia coli in gravidanza: pericolo per il feto?). La cura dura non più di 7 giorni, a volte anche solo 3. Se non seguita subito, la cistite può aggravarsi e coinvolgere anche gli altri elementi dell’apparato urinario, come gli ureteri e i reni. Queste complicazioni potrebbero compromettere la salute del feto. Per questo motivo non appena si avvertono i sintomi che possono far ipotizzare la presenza di cistite è indispensabile contattare il proprio ginecologo e decidere la più tempestiva cura.