Meningite da escherichia coli si cura? Se si come?
Tranquillizziamo subito dicendo che la meningite da escherichia coli si cura e che la terapia è uguale a quella usata per qualsiasi altro bacillo gram-negativo, come è lo stesso escherichia coli. Questa particolare struttura cellulare lo rende abbastanza resistente agli antibiotici ( si veda anche Esiste l’antibiotico per l’escherichia coli?), per questo motivo la meningite da escherichia coli si cura sia con ampicillina più un antibiotico aminoglicoside. Degli stessi non saranno citate nè le dosi consigliate, nè le modalità di somministrazione, giacchè questo spetta ad un esperto quale può essere sia il medico di famiglia che un pediatra, giacchè la meningite da escherichia coli ha un forte incidenza infantile. Quello che si può fare è descrivere a grandi linee la manifestazione clinica della meningite, così da poter capire in tempo se si soffra o meno di questa grave ma curabile patologia. Infine, in merito alla meningite da escherichia coli si veda anche il seguente articolo Escherichia coli nel neonato: seconda causa di meningite
Manifestazione clinica
La meningite da escherichia coli come quella causata da qualsiasi altro bacillo gram-negativo, dal punto di vista fisico e clinico non può essere diversificata da qualsiasi altra infezione batterica; e quindi, febbre, malessere generale, vomito, diarrea, ma quello che dovrebbe far intuire che si tratti di meningite è la compromissione del sistema nervoso centrale, e quindi, cercare la presenza di qualche manifestazione encefalopatica: questo perchè, non bisogna dimenticare che la meningite non è altro che l’infiammazione della membrana che riveste il cervello.
Purtroppo l’escherichia coli non causa nei bambini solo la meningite, ma anche una grave infezione sanguigna che prende il nome di setticemia, quest’ultima, a differenza della meningite ha dei tratti clinici un pò più chiari e i più comuni sono: febbre, instabilità della temperatura, anomalie frequenti cardiaco, respirazione rumorosa, apnea, cianosi, letargia, irritabilità, anoressia, vomito, ittero, epatomegalia, distensione addominale e diarrea.
Non appena si avverte la metà dei sintomi elencati, bisogna contattare immediatamente il proprio pediatra, che sicuramente suggerirà il ricovero ospedaliero a fine investigativo e terapeutico.