Escherichia coli 0104:H4 e la sindrome emolitica uremica

Escherichia coli 0104: H4: dove e quando

Di solito quando si parla di Escherichia coli patogeno, si pensa subito all’Escherichia coli 0157:H7 (si veda anche il seguente articolo Come riconoscere i sintomi dell’escherichia coli 0157:H7). Contrariamente all’immaginario collettivo in questo articolo sarà esaminato un raro ceppo di Escherichia coli, ossia, l’o104:H4. Nello specifico vedremo la relazione tra Escherichia coli o104:H4 e la sindrome emolitica uremica.

Volendo essere più specifici, la sindrome emolitica uremica da Escherichia coli 0104: H4 è stata scoperta da qualche anno, nello specifico nel 2011 quando vi fu un focolaio nella Germania del Nord, la cui causa è stata rilevata in alcuni germogli biologici contaminati, sebbene comunque mancano dei dati certi in merito a dove e a come sia potuta avvenire questa contaminazione.

Sintomatologia e terapia

zona colpita dalla sindrome emolitica uremica da escherichia coli 0104:H4
zona colpita dalla sindrome emolitica uremica da escherichia coli 0104:H4

Come accennato nel precedente paragrafo l’Escherichia coli 0104:H4 è alla base della sindrome emolitica uremica. Ma che cosa è quest’ultima? Come si manifesta? E infine, perchè crea tanto panico e soprattutto morti?.  La sindrome emolitica uremica, conosciuta anche con l’acronimo di SEU, è una patologia caratterizzata da anemia, insufficienza renale e una riduzione delle piastrine che inevitabilmente rende difficoltosa la coagulazione sanguigna. Tutte questi disturbi sono la conseguenza di lesioni ai vasi sanguigni del rene, causate dalle tossine Shiga rilasciate dall’Escherichia coli 0104:H4. A livello somatico, la sindrome emolitica uremica si manifesta con i seguenti sintomi:

  • febbre
  • vomito
  • diarrea sanguinolenta
  • sonnolenza
  • debolezza
  • diminuzione dell’urina
  • lividi
  • pallore
  • lievi emorragie sottocutanee

Ovviamente da soli i sintomi non servono ad una diagnosi perfetta, che verrà confermata grazie a specifici esami diagnostici suggeriti dal proprio medico. Come del resto deve essere prescritta la terapia, che sarà sicuramente a base di uno specifico antibiotico, ricordando che per quanto raro, resta comunque un ceppo del batterio escherichia coli, e quindi, resistente ad un notevole numero di antibiotici ( a titolo chiarificatore si consiglia la lettura di questo articolo Esiste l’antibiotico per l’escherichia coli?).