Escherichia coli nelle urine cura e prevenzione

Come prevenire la presenza dell’escherichia coli nelle urine

La presenza dell’escherichia coli nelle urine, può significare una sola cosa, l’infezione del tratto urinario del soggetto, nota anche come cistite. Quest’ultima è un’infezione batterica, molto più comune nelle donne che nell’uomo ( per scoprire il perchè di questa differenza leggi questo articolo Escherichia coli e cistite: che rapporto li unisce?).

La cistite si manifesta con l’aumento della frequenza con cui compare  lo stimolo di urinare e la sensazione di bruciore e dolore durante la minzione. Questo dolore si manifesta più intensamente, verso la fine della minzione. Questi sintomi, possono essere accompagnati anche da febbre e sangue nelle urine, solo quando si trasforma dalla forma iniziale a quella acuta. Per evitare, di farla diventare tale è necessario agire sull’infezione immediatamente dopo la scoperta dell’escherichia coli nelle urine.

La terapia della cistite, si traduce nella somministrazione di antibiotici, che solo il medico di base sarà in grado di prescrivere, giacchè l’escherichia coli è il batterio più resistente agli antibiotici, come già spiegato in questo articolo Esiste l’antibiotico per l’escherichia coli?.

E’ possibile prevenire la cistite?

Escherichia coli nelle urine cura e prevenzione

La domanda che fa da titolo a questo paragrafo, trova una risposta positiva, perchè seguendo alcuni piccoli accorgimenti è possibile prevenire la cistite. Il primo consiglio è quello di bere almeno un bicchiere di acqua ogni 2-3 ore, perchè la disidratazione contribuisce alla realizzazione dell’ambiente ideale in cui il batterio può agire e moltiplicarsi. Inoltre, una frequente attività sessuale può irritare l’uretra, o facendo una certa pressione sulla vescica o diffondendo i batteri dall’ano alla vagina, contribuendo all’insorgenza della cistite ossia l’infezione della vescica. Per questo motivo,se si tende ad avere cistite dopo aver consumato un rapporto sessuale, e nonostante si siano prese  una serie di precauzioni, è indispensabile chiedere il parere del proprio medico di base, che sicuramente saprà consigliare su una cura farmacologica preventiva.

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