Escherichia coli normale commensale del colon

Escherichia coli normale commensale del colon: la sua utilità

In condizioni normali l’Escherichia coli è un batterio che alberga comunemente come ospite silente nell’intestino di uomini ed animali omeotermi, comportandosi dunque come un normale commensale del colon, senza arrecare danni all’organismo, anzi a questo batterio spetta un compito importante: l’Escherichia coli si nutre di lattosio e glucosio, che fermentando produce acidi e gas, inoltre favorisce la produzione di vitamina K, questo insieme di attività viene svolta comunque dai ceppi innocui di Escherichia coli che sono addirittura in grado di contrastare la colonizzazione intestinale di diversi patogeni arrecando così un vantaggio all’uomo. Ma non tutti i ceppi di Escherichia coli sono amici dell’uomo in quanto esistono dei microrganismi capaci di scatenare una serie di infezioni acute oppure di natura cronica a carico delle vie urinarie e dell’apparato gastrointestinale. Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Escherichia coli contagio attraverso i cibi.

Cibi a rischio

Escherichia coli normale commensale del colon
Escherichia coli normale commensale del colon

L’Escherichia coli diventa problematico per l’essere umano quando infetta il cibo, in questo caso lo sviluppo di infezioni gastrointestinali avviene dopo l’ingestione di acqua o di cibi contaminati. Sono maggiormente esposti al rischio di contaminazione soprattutto la carne e le verdure fresche, bisogna prestare maggiore attenzione alla cottura della carne di manzo impiegata come macinato, hamburger, salami; bisogna poi non consumare il latte crudo non soggetto al processo di pastorizzazione. Per quanto riguarda invece il consumo della frutta e della verdura sono maggiormente soggetti al rischio di contaminazione la lattuga ed i germogli come anche i succhi di frutta non pastorizzati. Una volta contratta l’infezione, il soggetto evidenzia i primi sintomi già entro le 12 ore dopo il contagio, ma a volte le manifestazioni possono palesarsi più tardivamente in quanto l’incubazione può protrarsi per 3-5 giorni provocando nel soggetto diarrea, dolori addominali, febbre. Per altre notizie si rinvia alla lettura dell’articolo Escherichia Coli ozono potere battericida e pastorizzazione.