Escherichia coli responsabile della cistite
Tra i batteri che possono essere iscritti nell’elenco dei principali fattori a cui imputare le infezioni dell’apparato urinario bisogna segnalare l’Escherichia coli responsabile della cistite batterica. Nella letteratura clinica infatti si riscontra un’elevata percentuali di casi di cistite acuta da imputare a questo batterio Gram negativo che da commensale abituale della flora intestinale, normalmente è presente nel colon, in particolari condizioni può mutare la sua natura diventando un patogeno in grado di scatenare l’infiammazione delle vie urinarie. L’Escherichia coli non è solo il principale responsabile delle infezioni urinarie di natura batterica ma causa anche frequenti episodi di cistiti recidive nell’arco di un anno dopo la risoluzione del primo episodio infiammatorio. La cistite scatenata da Escherichia coli colpisce con maggiore incidenza le donne soprattutto durante la gravidanza ed in associazione al diabete. Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Escherichia coli e cistite: che rapporto li unisce?
Le altre infezioni urinarie scatenate dal batterio
L’Escherichia coli viene classificato in diversi ceppi e non tutti sono in grado di determinare l’insorgenza di infezioni urinarie, nello specifico i patogeni che sono responsabili dell’infezione sono definiti uro patogeni e la loro principale caratteristica è legata alla loro stessa morfologia: questi microrganismi sono capaci di aderire sulla parete della mucosa vescicale attraverso delle strutture proteiche le adesine posizionate alle estremità delle fimbrie che costituiscono delle appendici di ancoraggio di questi batteri che permettono la loro adesione a residui proteici o polisaccaridici presenti sulla membrana delle cellule dell’organismo che li ospita. L’Escherichia coli non causa solo la cistite in quanto è il principale responsabile di altre infezioni urinarie che coinvolgono la vescica, l’uretra, il rene oppure entrambi dando forma alla pielonefriti e negli uomini la prostata. Nei casi più gravi il batterio è artefice di infezioni urinarie complicate e pielonefrite, inoltre l’Escherichia coli può persino immettersi nel flusso del sangue provocando una reazione sistemica ai suoi antigeni, una condizione patologica che delinea un quadro clinico severo. Ulteriori informazioni si trovano su Cistite da escherichia coli come curarla senza antibiotici.