Escherichia coli trattamento antibiotico e casi di resistenza
Per favorire la guarigione dalle infezioni batteriche assume un ruolo fondamentale prescrivere ai pazienti prontamente un ciclo completo di antibiotici, anche in caso di infezioni da Escherichia coli è bene sottoporre il soggetto affetto da focus infettivo ad un trattamento antibiotico il prima possibile. I diversi ceppi di Escherichia coli richiedono infatti una terapia antibiotica ad hoc per scongiurare il rischio di sviluppare alcune complicanze più severe tra cui l’insorgenza della sindrome emolitico-uremica, che si viene a registrare come una complicazione grave legata all’infezione da Escherichia coli produttore di Shiga-tossine (STEC). Il trattamento contro le infezioni batteriche veicolate da questi ceppi di patogeni prevede di solito la combinazione di eritromicina, un macrolide, e la doxiciclina, che è invece una tetraciclina, in caso di infezioni da Escherichia coli è considerata la terapia più efficace, ma questa combinazione di due antibiotici rivela alcune disattese come evidenziato da recenti studi clinici che hanno dimostrato non pochi casi di antibiotico-resistenza: da alcune osservazioni infatti gli scienziati hanno evidenziato la capacità dei batteri di sviluppare in tempi alquanto rapidi una valida resistenza nei confronti dei trattamenti combinati di due presidi medici. Altre notizie su Amoxicillina infezioni del tratto urinario.
La monoterapia: i farmaci più comunemente prescritte
Talvolta come terapia antibiotica si sceglie la monoterapia per cui si individua l’antibiotico più efficace in grado di eradicare lo specifico ceppo di Escherichia coli responsabile dell’infezione in corso che ha innescato il focus infettivo. Attraverso infatti l’esecuzione dell’antibiogramma si testa la sensibilità del batteri e si identifica così l’antibiotico più adatto per trattare l’infezione batterica, anche se nella maggior parte dei casi per estirpare le colonie di Escherichia coli vengono prescritti i seguenti antibiotici: trimetoprim, sulfametossazolo, ciprofloxacina e nitrofurantoina; non sono però rari casi di recidive entro un anno dalla prima infezione. Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Prevenzione contro le infezioni da Escherichia coli.