
Escherichia coli i sintomi comuni e non delle diverse infezioni urinarie
L’escherichia coli è il minimo comune multiplo di molte delle infezioni (vedi anche Escherichia coli causa di diverse malattie) del tratto urinario, che includono la cistite (infezione della vescica) e la pielonefrite (infezione dei reni). Sia per la cistite che per la pielonefrite da escherichia coli i sintomi sono dolore nella zona ultima della schiena e dolore localizzato alla zona colpita, che per la cistite si riferisce alla zona lombare o sacrale della schiena, mentre per la pielonefrite si traduce nell’angolo costo-vertebrale corrispondente al rene colpito. La differenza tra la cistite e la pielonefrite è che la prima si manifesta con i tipici sintomi delle infezioni del tratto urinario ossia:
- difficoltà nell’urinare
- frequente sintomo di urinare
- sangue nelle urine
- urine non limpide
La seconda, invece, può essere asintomatica e presentarsi solamente con il dolore alla schiena.
Fattori di rischio

Quello che accomuna la cistite alla pielonefrite sono i fattori di rischio, ossia quelle situazioni anatomico-patologiche che contribuiscono all’insorgenza delle stesse. Questi fattori di rischio comuni, includono:
- presenza di calcoli nelle vie urinarie
- anomalia anatomico/funzionale che causa la ritenzione urinaria ( incompleto svuotamento della vescica)
- patologie come il diabete
- reflusso vescico-ureterale ( quando l’urina inverte il suo normale percorso)
Questi elencati nella soprastante lista, sono non solo fattori di rischio comuni alle infezioni, ma anche ad entrambi i sessi. Questo perchè sia per la cistite che per qualsiasi altra infezione da escherichia coli, i fattori di rischio, anche per eventuali complicanze, mutano da uomo a donna, come è stato descritto e riportato nel seguente articolo Escherichia coli e cistite: che rapporto li unisce?.
In conclusione a questo articolo è indispensabile sottolineare il fatto che le informazioni riportate in questo articolo non possono essere considerate come informazioni a fine diagnostico, ma solo a fine puramente informativo. Ne consegue che per qualsiasi preoccupazione o dubbio è indispensabile rivolgersi al proprio medico.