Infezioni gastriche Escherichia coli

Infezioni gastriche Escherichia coli: alcuni esempi

Tra i batteri che possono causare infezioni gastriche bisogna menzionare anche l’Escherichia coli che può rappresentare un pericolo da non sottovalutare per lo stomaco. In particolari condizioni infatti questi batteri possono proliferare incontrastati scatenando infezioni ed altre complicanze di varia natura, nello specifico  la diffusione dell’Escherichia coli viene favorita dalla stessa acidità del tratto intestinale. Tra i fattori che determinano una maggiore acidità della mucosa gastrica vi è la quantità di idrogeno presente nello stomaco che funge da fonte di nutrimento per i patogeni. In particolare tra i gruppi di Escherichia coli che veicolano un alto numero di casi di infezioni gastriche ci sono quelli del gruppo enterotossigeno (ETEC) che è responsabile della gastroenterite provocata da tossine che aggrediscono l’intestino tenue. I soggetti colpiti da questo disturbo presentano delle manifestazioni caratteristiche e ripetitive che si traducono in episodi diarroici fastidiosi ed imbarazzanti. Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Escherichia coli responsabile della cistite e di altre infezioni urinarie.

Le infezioni gastriche veicolate

infezioni gastriche Escherichia coli
infezioni gastriche Escherichia coli

Tra gli altri patogeni a cui imputare infezioni a livello gastrico ci sono anche i membri del gruppo enteropatogeno (EPEC) a questa classe di Escherichia coli si possono ricondurre gli episodi clinici definiti diarrea infantile, in quanto i soggetti che sono maggiormente colpiti da questi patogeni sono soggetti di età pediatrica. In questo caso il disturbo viene scatenato dalla presenza delle colonie di batteri che hanno avuto modo di aderire alla membrana citoplasmatica degli enterociti determinando in seguito la distruzione dei microvilli delle cellule intestinali presenti nell’intestino tenue. Il tipo enteroinvasivo invece è in grado di invadere e distruggere l’epitelio del colon provocando il quadro clinico dell’enterocolite, ovvero dell’infiammatoria acuta o cronica che colpisce l’intestino tenue ed il colon. Le capacità di questa classe di Escherichia coli è legata alla codificazione genetica, relativa ai geni plasmidici di invasività sfruttando questo fattore i patogeni proliferano anche in altre sedi del tratto intestinale potendo scatenare ulcerazioni e reazione infiammatoria. Ulteriori informazioni si trovano su Escherichia coli patogenicità: gli antigeni.