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Infezioni urinarie L-metionina

Infezioni urinarie L-metionina

Nel caso di infezioni urinarie croniche un integratore come L-metionina consente di favorire l’acidificazione delle urine, questo perché si tratta di un aminoacido essenziale che contrasta la capacità di un gran numero di batteri Gram-negativi di alcalinizzare le urine per degradazione enzimatica dell’urea innestando le condizioni favorevoli per la loro rapida proliferazione. L’effetto acidificante della L-metionina in pratica favorisce  un pH urinario compreso tra 5,4 e 6,2 si viene così a formare un ambiente acido che contrasta la capacità adesiva dei batteri alle cellule dell’urotelio, allo stesso modo si ostacola il processo di proliferazione dei ceppi batterici. Inoltre la presenza di urine alcaline oltre a favorire l’aggressione batterica  e la conseguente insorgenza di infezioni urinarie di natura cronica può provocare la formazione di calcoli fosfatici per cui anche in questo caso è fondamentale favorire l’acidificazione delle urine con la L-metionina, questo integratore previene la formazione della calcolosi e ne favorisce la solubilità. Per altre informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Infezione delle vie urinarie succo di ribes.

Raccomandazioni d’uso

infezioni urinarie L-metionina

Nel caso di infezioni urinarie croniche l’assunzione della metionina può costituire non solo un trattamento di tipo curativo ma può essere impiegato anche a scopo preventivo in quanto l’acidificazione delle urine  inibisce la virulenza dei patogeni. Quando si assume questo integratore è bene rispettare il corretto  posologia, in genere viene impostata una terapia che prevede un dosaggio compreso tra i 500 ed i 1.000 mg per tre volte al giorno, rispettando le indicazioni fornite dal medico. In genere poi la metionina viene usata anche come supplemento dietetico in caso di malnutrizione e di disturbi epatici che possono dipendere da un deficit relativo all’apporto proteico. Esistono delle controindicazioni relative all’uso di questo integratore, per cui è sconsigliato ai soggetti che presentano acidosi metabolica e tubulare renale, come anche nei soggetti affetti da insufficienza epatica grave, omocistinuria, iperuricosuria, iperuricemia, ossalosi. Maggiori notizie si trovano su  Corbezzolo Escherichia coli.

Redazione

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