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Malattia di Whipple quadro clinico

Malattia di Whipple quadro clinico

Dal punto di vista clinico si identifica con il quadro patologico della malattia di Whipple, un’infezione batterica che colpisce in prevalenza il sistema gastrointestinale, interferendo con la normale fase di digestione dal momento che il focus infettivo provoca un’alterazione  della stessa composizione degli alimenti, con interessamento di alcune specifiche sostanze nutritive quali grassi e carboidrati. La malattia di Whipple, detta anche lipodistrofia intestinale, è causata dal batterio Tropheryma whippelii (riscontrato, in particolare, negli impianti di depurazione delle acque di scarico) che ostacola la normale capacità del corpo di assorbire i nutrienti, attualmente però non si conoscono i fattori che favoriscono l’insorgenza di questo tipo di infezione, si ipotizza che possa giocare un ruolo centrale una predisposizione immunologica acquisita o genetica. Questa rara patologia sistemica cronica è responsabile di un accumulo di materiale lipidico e glicoproteico nei vasi linfatici intestinali e nei linfonodi, con interessamento della mucosa dell’intestino tenue, in seconda battuta vengono colpiti altri distretti anatomici quali: milza, fegato, reni, cuore, polmoni, occhi, articolazioni, sistema nervoso centrale . Per altre informazioni si rimanda alla lettura di http://www.my-personaltrainer.it/Sintomi/Malattia_Whipple.

Manifestazioni e diagnosi

malattia di Whipple

I sintomi rivelatori della malattia di Whipple sono alquanto variabili, questa condizione è strettamente dipendente alla sede di attacco del patogeno, per cui in base all’apparato colpito si vengono a manifestari disturbi sistemici quali: febbre,  dolori articolari, artrite, steatorrea, inappetenza, diarrea, dolore a livello addominale, perdita progressiva di peso, aumento della pigmentazione cutanea, tosse cronica, anemia, linfoadenopatia, edema periferico; in alcune situzioni si possono riscontrare dei sintomi cardiaci, epatici e neuropsichiatrici ma anche un graver coinvolgimento del sistema nervoso centrale. Il trattamento prevede una rigorosa terapia antibiotica che porta a dei buoni risultati, in tepi piuttosto rapido, di fatto i sintomi intestinali tendono a scomparire nel giro di circa settimane, anche se non sono escluse possibili ricadute. La diagnosi tempestiva è importante per scongiurare la progressione del focus infettivo nei diversi distretti anatomici, in presenza di sintomi duratura è bene consultare un medico che sottoporrà il soggetto ad un esame istologico con biopsia di linfonodi oppure intestino per ricercare la presenza del batterio, sono utili poi gli esami colturali e le analisi genetiche molecolari su campioni di tessuto intestinale, liquido cerebrospinale, linfonodi o liquido sinoviale.

Redazione

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