Parassiti platelminti dell’essere umano tenie

Parassiti platelminti dell’essere umano tenie

Tra i più comuni parassiti platelminti dell’essere umano bisogna segnalare le tenie possono penetrare nello stomaco dell’uomo attraverso l’assunzione di alimenti infettati. Questi parassiti hanno modo di entrare nell’intestino e nel colon dopo la trasmissione da parte dei bovini che possono contagiare l’uomo attraverso i cisticerchi: la carne di bovino non ben cotta, affumicata, in salamoia può essere infetta dal patogeno, anche se il principale meccanismo di trasmissione dell’infestazione parassitaria è rappresentata dalla carne cruda. I casi di teniasi sono da ascrivere ad un verme piatto parassita capace di vivere nell’intestino umano dove avvia una riproduzione di uova smisurata; va precisato comunque che i vermi che comunemente vengono definiti tenia appartengono a differenti specie di parassiti quali: Taenia crassiceps, Taenia pisiformis, Taenia saginata, Taenia solium. Una volta insediato il focus infettivo si scatenano dei tipici sintomi caratterizzati da manifestazioni ricorsive quali: nausea,  vomito, diarrea, dolore a livello epigastrico oppure ombelicale, inappetenza, stitichezza, dimagrimento, eosinofilia moderata, fuoriuscita dei segmenti del parassita dall’ano. Il contatto tra il parassita adulto ed il tessuto epiteliale non provoca generazioni reazioni infiammatorie, allergiche, cellulo-mediate oppure umorali, in alcuni casi si possono verificare episodi di ostruzione intestinale o di perforazione, anche se di solito l’infezione non determina complicanze gravi per la salute.

Diagnosi e trattamento

parassiti platelminti dell'essere umano tenie
parassiti platelminti dell’essere umano tenie

La diagnosi di teniasi si basa dall’analisi di un campione di feci da cui si rilevano i segmenti dei parassiti, da questo esame è possibile identificare anche le varie specie di tenia. Per liberare l’intestino dai parassiti bisogna effettuare una pulizia completa del colon attraverso l’adozione di una dieta ricca di fibre, talvolta si consiglia al paziente di sottoporsi a dei clisteri,  in alternativa si indica un trattamento naturale a base di erbe, il medico può raccomandare inoltre l’assunzione di integratori alimentari oppure di specifici farmaci. Come terapia farmacologica in caso di infezione intestinale di parassiti adulti si prescrive di solito la niclosamide che non viene assorbito dall’intestino umano ma entra in contatto con lo scolice ed i segmenti anteriori del verme solitario favorendo l’espulsione del parassita; viene anche somministrato il praziquantel che favorisce l’eliminazione dello scolice. A questi farmaci si associano spesso dei lassativi in modo da dall’intestino favorire la naturale eliminazione del parassita e delle uova, in genere l’eliminazione completa dei parassiti richiede un certo lasso di tempo, dopo due o tre mesi si determina una estirpazione integrale dei parassiti.