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Test per la salmonella: quali sono?

Test per la salmonella: diagnosi o prevenzione?

Contrarre la salmonella non è mai piacevole, soprattutto, visti gli innumerevoli disturbi che porta all’intero organismo, partendo dall’apparato gastro-intestinale. Ma come si fa a capire che dentro l’organismo c’è questo fastidioso ospite? Semplicemente sottoponendosi al test per la salmonella, test diagnostici in grado di rilevare la presenza di questo batterio patogeno. Il più conosciuto dei test per la salmonella, è quello ematico, che consiste in un semplice prelievo del sangue e una ricerca della presenza degli antigeni di questo batterio.  Questo esame viene anche chiamato test di Widal, e si fonda, come detto, sulla ricerca degli antigeni nel siero. Gli antigeni possono essere somatici o flagellari e,la loro presenza descrive un preciso periodo dell’infezione da salmonella. Nello specifico, se la presenza maggiore è quella degli antigeni somatici, allora l’infezione è nelle fasi iniziali, se contrariamente, quelli più presenti sono quelli flagellari allora l’infezione è pregressa, oppure è una reazione alla vaccinazione.  C’è da aggiungere che questo test di Widal, non è utilizzato solo per rilevare la presenza della salmonella, ma per diagnosticare qualsiasi malattia infettiva che duri a lungo. ( Si veda per analogia concettuale La coprocoltura e l’incubazione della Salmonella che cosa significano?).

Tempo di incubazione

test per la salmonella: un aiuto alla diagnosi

Nel precedente paragrafo, abbiamo visto come sia possibile diagnosticare la presenza della salmonella, mediante uno specifico test, detto test di Widal, che si fonda sulla ricerca di specifici antigeni del batterio patogeno. In questo vediamo come sia possibile contrarre questo batterio. Al primo posto c’è il contagio per via alimentare, semplicemente mangiando un alimento infetto, che nella maggior parte dei casi è riconducibile a qualche carne poco cotta o delle uova.Al secondo posto, invece, ci sono le feci e quindi, una scarsa igiene alimentare. Quello che accomuna i vettori di contaminazione è il periodo di incubazione, periodo in cui il batterio è silente fino alla sua vera manifestazione somatica; quest’ultimo si aggira intorno dalle 12 alle 72 ore.

Nel ricordare che le informazioni riportate sono solo a scopo puramente descrittivo, si consiglia anche la lettura di questo articolo Salmonella anatum: caratteristiche biologiche.

Redazione

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